Il giovane tecnico, che da calciatore ha avuto una lunga militanza nei campionati professionistici, dallo scorso anno è maestro di tecnica alla Giovani Cryos: “Cercherò di far esprimere ai ragazzi le loro potenzialità”
Un autentico maestro, dentro e fuori dal campo. Una lunga militanza nei campionati professionistici, culminata con una serie B giocata da protagonista con la maglia del Ravenna, poi una seconda vita, dedita alla famiglia ma ancora sul manto erboso, questa volta come allenatore.
Nicola Pizzolla dalla scorsa stagione è il maestro di tecnica della Giovani Cryos: quest’anno allena le categorie dai 2013 ai 2008, con un occhio particolare al “gruppo Bologna”, società professionistica di cui i biancoverdi sono centro tecnico.
“I ragazzi hanno ripreso con tanta voglia – commenta Pizzolla – e ho visto da parte loro un grande attaccamento allo sport. Riparto con gli obiettivi di sempre, cercherò di farli rendere al meglio, lavoreremo sui punti fondamentali che riguardano il gioco del calcio come dominio della palla, trasmissione, ricezione, uno contro uno… tutto ciò che concerne una partita. Sono davvero contento di ricoprire questo ruolo”.
Quest’anno Pizzolla sarà su tre campi: Olympiakos a Lama, La Palma a Leporano e Vivisport a Taranto: “Ho sposato il progetto della Cryos perché qui si lavora bene, fare qualcosa che aiuta realmente i ragazzi a migliorare mi riempie di gioia e riesco a vedere i risultati nei ragazzi. Cerco sempre di fare il massimo, so quanto questo lavoro è importante per gli atleti da un punto di vista fisico e tecnico e ce la metterò tutta per far esprimere tutte le loro potenzialità”.
Quanto ha influito positivamente la straordinaria carriera da calciatore? “Cerco di dare quello che ho ricevuto e farli arrivare dove io non mi sono espresso al massimo: da loro pretendo la massima voglia, attenzione, l’aspetto fondamentale è l’amore per il calcio, da mettere al primo posto. Io voglio farli innamorare di questo sport”.