Il responsabile del Centro Sportivo La Palma di Leporano per la società biancoverde: “Lo smart working una delle tantissime idee del nostro vulcanico presidente Lafratta”
Il ritorno sui campi non è stato ancora calendarizzato, ma la Giovani Cryos continua con successo il suo percorso formativo nei confronti dei suoi tesserati nonostante i limiti imposti dall’emergenza coronavirus.
Il sodalizio biancoverde continua ad aver riscontri importanti con le sessioni di allenamento da remoto, come sottolinea il tecnico Nicola Amandonico, responsabile del Centro Sportivo La Palma di Leporano per la scuola calcio d’elìte tarantina: “Grazie ad un confronto continuo con la mia società ci siamo fissati degli obiettivi importanti per stare vicino ai nostri ragazzi, ai nostri iscritti. Smart working cioè esercizi con la palla e non da poter fare a casa, giornalini che contengono curiosità, riferimenti a grandi giocatori del passato, pensieri del nostro staff, incontri in videoconferenze, consigli per vivere meglio questi momenti e tante altre iniziative per stare vicino a loro, ma anche per creare sinergia con i genitori, che non possono essere lasciati soli nel gestire i ragazzi in questa situazione”.
“Siamo una delle prime società ad aver introdotto lo smart working – confessa orgoglioso Amandonico – per dare ai nostri ragazzi la possibilità di svolgere comunque degli allenamenti, anche se a casa. La considero una delle tantissime idee del nostro vulcanico presidente, che insieme a tutto li staff dirigenziale e tecnico è sempre pronto e disponibile ad abbracciare iniziative e idee che possano far stare meglio i nostri ragazzi”.
Un confronto quotidiano, tra didattica e sorrisi, per superare un momento complicato. “Purtroppo è un periodo difficile. È un “qualcosa” al quale non eravamo preparati e non credo sia possibile, trovarsi preparati. Non siamo abituati a vivere restrizioni come li stare a casa e non vedere parenti e amici. È un tipo di vita che non rientra nei parametri della vita cosiddetta “normale”. Però, dobbiamo fare in modo che queste necessità, diventino virtù. Possiamo ritrovare la bellezza di un dialogo più quotidiano, più continuo, con i propri cari. La moglie, ma soprattutto mio figlio che vedevo poco per svariati motivi. Leggo e studio, seguo webinar e ascolto musica. In più sento, grazie alle tecnologie che abbiamo a disposizione, amici e parenti che magari prima sentivamo meno. Ma un messaggio deve diventare importante in questo momento:uesta situazione ci deve dare la possibilità di diventare più umani, consapevoli che la vita ci può riservare sempre delle brutte sorprese”.
“Ai miei ragazzi, ai miei bambini – conclude il tecnico della Giovani Cryos – ripeto ciò che ho detto loro in tutte le occasioni in cui ci siamo visti o sentiti tramite i social o altre iniziative. State tranquilli e osservate le regole che sicuramente ci aiuteranno a superare questo momento. Loro sanno che anche nello sport ci sono delle regole da osservare e sono molto diligenti nel farlo. Sanno che ci mancano i loro sorrisi, il loro divertimento nell’allenarsi, anche i loro capricci. Ma quando tutto questo finirà, sarà ancora più bello ritrovarsi e vivere in una grande festa la ritrovata “libertà”. Ci ritroveremo presto”.